IL PROFESSIONISTA DEL BETTING

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sabato 1 dicembre 2012

TABELLINI E RISULTATI SERIE BWIN


Il Verona cade a Brescia
Sassuolo pari show a Bari

Milano, 01 dicembre 2012

Serie B, 17ª giornata: i gol di Daprelà e Scaglia stendono i veneti, ne approfitta il Livorno che supera il Grosseto per 4-0. Al San Nicola finisce 3-3

Nella 17ª giornata di Serie B brutto stop del Verona, sconfitto per 1-0 a Brescia. Grande spettacolo a Bari, dove la capolista Sassuolo rimonta due volte e pareggia 3-3 contro la squadra di Torrente. Tutto facile invece per il Livorno (ora a -1 dalla vetta) in casa con il Grosseto. Prezioso successo del Varese sulla Ternana, i lombardi risalgono in zona playoff.
BARI-SASSUOLO 3-3 — Il bello del calcio. Uno spettacolo che di rado va in scena nel campionato cadetto. Giusto il pari, ma sia Bari che Sassuolo hanno fatto il massimo per vincere. Fuochi d’artificio al San Nicola fra due squadre in salute che si affrontano a viso aperto e producono un calcio effervescente. Nel primo tempo 4 gol e un palo, per gradire. Al 19’ apre le danze il Sassuolo (già vicino al bersaglio con Catellani al 10’) con Missiroli, pronto a sfruttare una respinta corta di Lamanna, su cross teso di Boakye. Il Bari si riorganizza e sfiora il pari alla mezz’ora: gran sinistro di Bellomo, Pomini salva in angolo. Passano 3’ e gli uomini di Torrente colpiscono con Polenta (primo gol da professionista): gran destro dal limite, nulla da fare per Pomini. Il portiere del Sassuolo deve arrendersi ancora al 35’: azione similare e conclusione imparabile di Galano. Palla al centro: il Bari festeggia, il Sassuolo pareggia. Ci pensa Catellani che salta Ristovski e lascia partire una gran botta di destro. Finale del tempo di marca barese, con un palo di Bellomo (direttamente dalla bandierina) e Fedato che fallisce il bersaglio grosso, dopo l'imbeccata di Ristovski. Nella ripresa ancora emozioni a gogò. Fedato di poco fuori da 30 metri. Poi va vicino al gol Bellomo (al 10’): salva in angolo Bianco. Quindi il Bari, al 16’, si riporta in vantaggio con un bel gol del vivacissimo Galano, che sfrutta nel migliore dei modi un sapiente assist di Bellomo da corner. Il Sassuolo non ci sta e acciuffa di nuovo il pari con Terranova al 24’, di testa (uscita a vuoto di Lamanna su calcio d'angolo). Al 33’ Bianchi, di testa, manda di poco a lato. Al 43’ Pavoletti fallisce clamorosamente a porta vuota, dopo un altro grossolano errore di Lamanna. L’ultima emozione è del Bari: Fedato vola sulla sinistra, tocca al centro per Caputo che spara a botta sicura. Salva Bianco con il corpo. Franco Cirici
BRESCIA-VERONA 2-0 — Il Brescia fa suo il derby con una rete per tempo. Nel 2-0 finale sblocca Daprelà, chiude Scaglia per tre punti che riaprono scenari importanti in chiave promozione per i lombardi. Attimi di tensione tra le tifoserie prima del fischio d'inizio. Un derby sentito quello tra Brescia e Hellas Verona sfociato, a un'ora e mezza dall'avvio della partita, in tafferugli nei pressi della curva sud dello stadio Mario Rigamonti. In campo Calori, privo di molti giocatori schiera un Brescia con “l’albero di Natale”, Mandorlini risponde con il classico 4-3-3. Partono forte i padroni di casa collezionando tre angoli consecutivi. Sugli sviluppi dell’ultimo corner Salamon viene strattonato in piena area di rigore: l’arbitro sorvola tra le proteste bianco-azzurre. Sempre Brescia nel primo quarto d’ora. Scaglia prima e Caracciolo poi provano a impensierire Rafael, attento in entrambe le situazioni. Il Verona, sin li sornione, si sveglia. Al 20’ Jorginho inventa una perfetta imbucata in area per Cacia, ma il diagonale della punta trova Arcari pronto alla parata. Ancora Rafael protagonista alla mezz’ora. Tempestivo ed efficace il numero uno del Verona nel ribattere una conclusione da posizione ravvicinata di Caracciolo. Occasionissima per l’Hellas Verona al 36’. Fatic serve alla perfezione Cacia nel cuore dell’area. Ma l’attaccante, tutto solo, spedisce incredibilmente alto d’interno piede. La gara si sblocca nel primo e unico minuto di recupero della prima frazione quando Daprelà, sugli sviluppi dell’ennesimo corner, trova la deviazione giusta. La ripresa si mantiene viva. Dopo una manciata di minuti, straordinaria parata di Arcari su perfetto calcio di punizione dai venti metri di Grossi. Risposta dei padroni di casa al 17’ sempre da calcio piazzato con Scaglia che coglie in pieno la traversa. Squadre in dieci dal 20’. Nel giro di due minuti Jorginho e Caracciolo si fanno cacciare per doppio giallo. Nel finale è Bojinov a sciupare la palla del pareggio e Scaglia, in contropiede, chiude la partita. Il derby è del Brescia. Fabio Pettenò
EMPOLI-SPEZIA 2-2 — La doppietta di Sansovini non basta allo Spezia per avere ragione dell'Empoli, bravo a rimontare per due volte con Saponara e un calcio di rigore di Tavano.
JUVE STABIA-CITTADELLA 1-1 — Juve Stabia e Cittadella si accontentano forse un po' troppo presto del pareggio. Ma alla fine il punto serve a entrambe le squadre per muovere la classifica e stare lontani dalla zona che scotta. La Juve Stabia, con il lutto al braccio in ricordo del tifoso scomparso per un malore prima della partita di Firenze in coppa Italia, risente del clima surreale dei primi minuti di gioco (tifosi in assoluto silenzio per 10 minuti) e lascia spazio a un Cittadella che passa in vantaggio alla prima occasione. Al 4', sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla destra, Vitofrancesco mette al centro per Pellizzer che di testa, forse spintonando Scognamiglio, centra la traversa prima che la sfera tocchi la spalla di un incerto Seculin, tornato titolare al posto di Nocchi, finendo poi in fondo al sacco. Il Cittadella è padrone del campo, ma si specchia troppo concedendo agli uomini di Braglia il tempo di riordinare le idee e giungere al pari al 21': Danilevicius libera Caserta al limite e il capitano stabiese non ci pensa due volte a esplodere il suo destro insaccando all'incrocio dei pali dove Cordaz non può arrivare. Al 37' i veneti reclamano un rigore per un sospetto fallo di mani di Caserta su cross di Di Roberto, ma l'arbitro fa segno di continuare. Al ritorno dall'intervallo si accendono i riflettori, la pioggia si fa più incessante e Braglia cerca di avere qualcosa di più dall'attacco con il cambio Acosty-Cellini. Ma è il Cittadella a rendersi per due volte pericoloso nei primi minuti della ripresa con una conclusione di Baselli e un tocco alto sottomisura di Pellizzer. E all'11' un cross di Di Roberto per poco non beffa Seculin: traversa. I locali si fanno vedere al 19' dalle parti di Cordaz con una punizione del solito Caserta, migliore in campo dei suoi, che si perde di un soffio a lato. Ultima emozione, si fa per dire, al 28': Vitofrancesco ci prova ancora dalla distanza ma Seculin fa buona guardia. Gianpaolo Esposito
LANCIANO-CESENA 3-3 — Nel calcio per vincere bisogna sfruttare le occasioni da gol. Il Lanciano tira più volte e fa i suoi tre gol, il Cesena arriva al tiro solo tre volte con il suo cannoniere Succi e segna tre gol. Alla fine viene fuori un pari che premia la generosità degli uomini di Gautieri. Per il Cesena, invece, la vittoria in trasferta resta sempre tabù. Agli uomini di Bisoli bastano solo quattro minuti per passare in vantaggio. Gessa supera Mammarella e serve di precisione Succi, lasciato solo al centro dell’area piccola. Piattone perfetto senza che Leali possa opporre resistenza. La squadra locale non reagisce e al 21’ viene ancora castigata per un errore difensivo, questa volta di Amenta. Defrel ne approfitta, s’invola verso l’area di rigore dove un cannoniere di razza come Succi trova il movimento giusto per segnare il raddoppio. Spronato dal pubblico, il Lanciano reagisce e al 27’ trova il gol con Fofana, abile a girare in rete con una semirovesciata una buona incursione sulla destra di Falcone. Nel tentativo di trovare il pareggio, sfiorato due volte con Fofana che tira alto, il Cesena trova spazio e arriva in area avversaria in superiorità numerica, regalando a Succi la palla per il terzo gol. A inizio ripresa una ingenuità di Rossi, che tocca con la mano la palla per arginare Falcone al limite dell’area, dà l’opportunità al Lanciano di riaprire la partita. L’arbitro Candussio assegna il rigore, che lo stesso Falcone realizza. Il Cesena subisce il colpo, manda in campo Tabanelli e rischia di subire il pareggio al 19’ quando Belardi è abilissimo a respingere di piede una pericolosa incursione di Di Cecco. All’ultimo assalto il Lanciano trova un insperato pareggio con Falcinelli pronto a raccogliere un assist di Amenta. Fiorenzo Carlini
LIVORNO-GROSSETO 4-0 — Derby toscano a forti tinte amaranto. Il Livorno, grazie all'ennesima prova ricca di sostanza, liquida con un perentorio e indiscutibile 4-0 il Grosseto, ottenendo la sua quinta vittoria di fila e consolidando il suo sorprendente secondo posto in classifica. Gli scatenati labronici accusano ora una sola lunghezza di ritardo dalla capolista Sassuolo e ben sei lunghezze di margine sulla più immediata inseguitrice, il Verona, che figura con una una gara (o meglio con un piccolo spezzone di gara) in meno. Il Livorno, proprio con gli scaligeri, ha rimediato, lo scorso 20 ottobre, la sua ultima sconfitta. Poi, in sette partite, Luci e compagni hanno racimoltato la bellezza di 19 punti. Per gli uomini di Nicola l'obiettivo promozione non rappresenta certo un sogno proibito. Anche contro un deludente Grosseto, gli amaranto sono parsi coriacei, abili con il loro brillante palleggio e perfettamente organizzati in ogni reparto. Dall'altra parte, i biancorossi maremmani (sempre più ultimi in graduatoria), hanno evidenziato chiari limiti di gioco e di idee. A bersaglio, nel primo tempo Paulinho, al suo settimo centro stagionale. Nella ripresa arrotondano il punteggio Siligardi, al suo nono gol in campionato, Meola (prima rete) e Belingheri (terzo gol). In avvio di gara, i locali spingono, ma gli ospiti chiudono con efficacia. Per sbloccare il punteggio serve un "lampo". E' il 26': taglio improvviso dalla destra, all'altezza della tre-quarti, di Siligardi per Paulinho che brucia in velocità i difensori maremmani e, dall'interno dell'area, angola la sua conclusione battendo l'incolpevole Lanni. Il Livorno al 5' della ripresa raddoppia con Siligardi, abile, su assist di Paulinho, a calciare di prima intenzione un fendente imparabile. Gli amaranto sfiorano il tris al 17' con Belingheri che tutto solo, dal vertice dell'area di porta, preferisce il tocco morbido: palo. Al 37' Meola, entrato appena da 3', realizza da sotto misura, sfruttando un cross rasoterra effettuato dalla sinistra da Gemiti. Al 40' il poker è calato da Belingheri, con una splendida punizione calciata dal limite dell'area. Livorno al settimo cielo, Grosseto seriamente preoccupato. Fabio Giorgi
MODENA-NOVARA 1-0 — Un gol in zona Cesarini di Ardemagni regala 3 punti al Modena nel match con il Novara, sempre più in basso in classifica. Piemontesi anche sfortunati: palo di Pesce sullo 0-0.
PADOVA-ASCOLI 1-1 — Botta e risposta nel finale tra Padova e Ascoli. Marchigiani in vantaggio con l'ex Soncin, pareggio di Raimondi su punizione (errore del portiere Guarna).
VARESE-TERNANA 1-0 — Il Varese centra la seconda vittoria consecutiva battendo la Ternana, che non vince dal 6 ottobre, grazie al gol di Giulio Ebagua, a segno nella ripresa con una botta di sinistro. La squadra di Castori parte decisa e, dopo appena un minuto, è Martinetti a chiamare in causa Brignoli con un colpo di testa ispirato dal brillante cross di Fiamozzi dalla fascia destra: il portiere, preferito ad Ambrosi. non si fa però sorprendere. La pressione non si allenta e al 4’ Ebagua conquista il primo calcio d’angolo. È quindi Rea a provarci: il difensore centrale si fa trovare libero nell’area ospite, dove raccoglie una punizione di Zecchin calciando però fuori (18’). Quando la partita sembra un monologo dei padroni di casa, la Ternana prende coraggio e inverte la rotta diventando più pericolosa. Prima con un insidioso tiro cross di Carcuro, deviato in angolo da Bressan (26’), poi con il gol annullato di Botta, a segno di mano (34’), e infine con un’invenzione di Nolé, ispirato da Dianda, che coglie la traversa interna al 41’. Nell’intervallo il Varese riordina le idee e rientra in campo con rinnovato entusiasmo. Per sbloccare il risultato bastano solo 9 minuti e un nuovo abbagliante lampo di Ebagua: il nigeriano riceve palla al limite dell’area, dopo un tacco di Nadarevic, e scaglia alle spalle di Brignoli un’imprendibile sinistro, festeggiando l’ottava rete insieme agli ultrà che, solo qualche mese fa, lo contestavano. La Ternana accusa il colpo e rischia di subire il raddoppio in almeno sette occasioni. I biancorossi ci provano senza successo con Momenté, imbeccato dal solito Fiamozzi al 22’, poi con Nadarevic che di sinistro scheggia il palo al 24’ e al 26’ manda fuori di tacco. Successivamente con la testa di Carrozzieri (30’), quindi con Zecchin (32’), ancora con Nadarevic al 37’ e infine con Martinetti (43’). Il Varese trema comunque al 45’, quando un cross da sinistra di Ciofani attraversa pericolosamente l’area avversaria senza nessuno che riesca a sfruttarlo.Filippo Brusa
PRO VERCELLI-VICENZA ORE 18 —
  
REGGINA-CROTONE LUNEDÌ ORE 20.45 —

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