IL PROFESSIONISTA DEL BETTING

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mercoledì 5 dicembre 2012

RISULTATI NBA DEL 5 DICEMBRE


Bryant errore fatale, Lakers k.o. 
Miami cade a Washington

MILANO, 5 dicembre 2012

Kobe infila 39 punti, ma sbaglia nel finale la tripla decisiva e i Lakers senza Gasol (cui è stata prospettata la cessione) cedono a Houston: è la terza sconfitta nelle ultime quattro partite. Vincono Minnesota, Washington, Oklahoma e Memphis

Kobe Bryant discute con l'arbitro Joe Crawford. Reuters
Kobe Bryant discute con l'arbitro Joe Crawford. Reuters
Cadono le stelle nella notte Nba. I Lakers privi anche di Gasol rimediano un'altra sconfitta, in volata a Houston nonostante la brutta serata al tiro di Harden. Ma la sorpresa è la sconfitta dei campioni di Miami sul campo tabù di Washington, che aveva perso 12 delle 13 partite giocate fin qui. In vetta all'Ovest però non perdono colpi Memphis, che supera Phoenix al supplementare, e Oklahoma City, che nel big match di giocata da quello che vuole contro una delle migliori difese Nba, i Nets.

Philadelphia 76ers-Minnesota Timberwolves 88-105 (tabellino)
Terza vittoria nelle ultime quattro partite per i Wolves, che espugnano Philadelphia tenendola a 88 punti (i Sixers avevano vinto 5 delle ultime 6 gare casalinghe con 100,7 punti di media) e bucandola col tiro dalla lunga distanza: nel 52% da tre di Minnesota, 13/25, ci sono quattro triple di Shved e tre di Williams, a gratificare la circolazione di palla (28 assist) di una squadra ancora priva di Kirlenko, Budinger e Roy. E non c'è neanche bisogno di chiedere gli straordinari a Kevin Love, che chiude con 1/5 da due, 1/5 da tre, "solo" 10 rimbalzi e 5 assist. Per i Wolves è la seconda partita stagionale sopra i 100 punti, costruita scappando fino a +23 in un primo tempo in cui erano partiti con 11/19 da tre, di cui 3/3 di Alexey Shved che ha già trovato continuità. Minnesota scappa con un 12-0 nel primo quarto per il 19-31, poi allunga con un 10-0 all'inizio del secondo per il 24-44 da cui Philadelphia non riesce mai a rientrare, fermata a sua volta dalla pessima serata da oltre l'arco: 0/7 della coppia Holiday-Richardson, 5/20 di squadra. 
Philadelphia: Turner 19 (6/16, 2/4, 1/3 tl), Richardson 14, Holiday e T.Young 13. Rimbalzi: Richardson 7. Assist: Holiday 9.
Minnesota: Shved 17 (1/1, 4/7, 3/3 tl), Howard 16, Cunningham 13, Barea 11, Ridnour Lee e Williams 10. Rimbalzi: Love e Howard 10. Assist: Barea 10.
 

Washington Wizards-Miami Heat 105-101 (tabellino)
I campioni in carica di Miami cadono in casa della più disastrata squadra Nba, che aveva vinto solo una delle prime 13 partite in stagione. Eppure la storia recente dice che quello di Washington è un campo tabù per gli Heat, alla terza sconfitta di fila a D.C.: le due precedenti però erano arrivate nel finale della scorsa regular season quando Miami aveva gran parte dei titolari a riposo. La quarta sconfitta stagionale chiude per gli Heat una serie di sei vittorie di fila costruita sul 43,1% da tre durante la striscia: stavolta Miami si ferma al 28,6% (8/28), tra cui lo 0/2 nel finale che rovina la tripla doppia di LeBron James, e non attacca l'area abbastanza per andare oltre l'11/16 ai liberi. Soprattutto però dall'altra parte la difesa non produce recuperi, è conservativa nella difesa dell'area e, pigra (concedeva 91,5 punti di media), lascia che i Wizards esaltino la propria circolazione di palla (31 assist su 38 canestri). E' così che Washington sale di 16 punti rispetto agli 89,4 che segnava di media, pescando 54 punti dalla panchina a partire dai 22 di Crawford. Al termine di una partita di alto livello, è lui a chiudere i giochi con tre tiri liberi negli ultimi 10 secondi. Sul -2 a 18'' dal termine LeBron James sbaglia una tripla, dopo l'1/2 dalla lunetta di Crawford il Prescelto segna da sotto il 102-101 ma, dopo il 2/2 ai liberi di Crawford, a tre secondi dalla fine tutto libero dall'angolo destro sbaglia la tripla dell'overtime. 
Washington: Crawford 22 (4/10, 3/6, 5/6 tl), Seraphin 16, Price 14, Webster 13, Beal 10. Rimbalzi: Seraphin 10. Assist: Crawford 6.
Miami: James 26 (11/20, 1/4, 1/3 tl), Wade 24, Bosh 20, Miller e Allen 11. Rimbalzi: James 13. Assist: James 11.
Gazzetta TV
 
Brooklyn Nets-Oklahoma City Thunder 111-117 (tabellino)
Toccando il massimo stagionale di sei successi consecutivi, nel big match della notte Nba i Thunder danno una dimostrazione di forza da attacco più prolifico della lega (decima di fila sopra i 100 punti) bucando sotto 117 punti la difesa dei Nets, una delle migliori con 91,1 punti subìti di media. Brooklyn, alla seconda sfida al vertice in pochi giorni dopo aver interrotto sabato scorso a Miami una striscia di cinque vittorie di fila, era priva dei lunghi Lopez e Evans, ma più della loro assenza ha pagato la difficoltà a giocarsela a ritmi offensivi cui non era abituata, imposti dal 60,6% dal campo (50% da tre e ben 33/54 da due) dei Thunder in grande spolvero. Perse le certezze difensive, ai Nets troppo corti (solo 16 punti dalla panchina) non bastano le 14 triple, 9 in coppia di Wallace e Williams. E' così che Brooklyn, con cinque triple in quattro minuti (quattro di Wallace) alla fine del terzo quarto avevano saputo rientrare dal 57-73. Il tentativo di rimonta dei Nets arriva fino al 106-108 con Johnson a due minuti dalla fine, ma da qui in poi arrivano due errori con Wallace e uno con Williams che lasciano via libera a Oklahoma City.
Brooklyn: Williams 33 (5/11, 5/9, 8/10 tl). Rimbalzi: Humphries 12. Assist: Williams 7.
Oklahoma City: Durant 32 (7/14, 2/2, 12/12 tl), Westbrook 25, Ibaka 18, Sefolosha 14. Rimbalzi: Perkins 7. Assist: Westbrook 9.
Gazzetta TV
Memphis Grizzlies-Phoenix Suns 108-98 dts (tabellino)
Staccando gli sconfitti Heat, i Grizzlies si confermano la squadra col miglior record Nba ma col fiatone, dopo che Phoenix va a Memphis a fare la partita e avrebbe anche con O'Neal il tiro della vittoria allo scadere, arrendendosi poi all'overtime alla miglior prestazione stagionale di un Randolph da 38 punti e 22 rimbalzi. Fatale sabato scorso con gli Spurs, stavolta il supplementare esalta Memphis: aperto da una tripla di Conley e toccato il +7 con tre canestri in fila di Randolph, è un 14-4 senza storia per chiudere una pratica pericolosissima. Dopo essere stati anche a +16 e nonostante il 3/13 di Beasley, i Suns, che chiudono così con la quinta sconfitta un giro di sei trasferte, erano statin ripresi solo a 70'' dalla fine dei regolamentari dal 92-91 di Conley, ribaltato però da Scola e dall'1/2 di Dragic prima del canestro del pari di Gay a 15''9 dalla fine. Sarà il tiro dell'overtime, visto l'errore sulla sirena di O'Neal con cui tramontano le speranze di Phoenix di un colpo a sorpresa. 
Memphis: Randolph 38 (15/22, 8/8 tl), Pondexter 16, Gay e Gasol 14, Conley 11. Rimbalzi: Randolph 22. Assist: Gasol 4.
Phoenix: Dragic 19 (7/12, 1/3, 2/4 tl), Scola 16, Dudley 13, O'Neal 12, Gortat 11, Brown 10. Rimbalzi: Scola 8. Assist: Dragic 7.
Gazzetta TV
Houston Rockets-Los Angeles Lakers 107-105 (tabellino)
Dopo un altro one-man-show da 39 punti, Kobe Bryant sbaglia nel finale la tripla della vittoria e sul rimbalzo d'attacco Metta World Peace fallisce un facile appoggio da dentro l'area: senza Gasol per una tendinite a entrambe le ginocchia, oltre che senza Nash, i Lakers raccolgono in volata a Houston la terza sconfitta nelle ultime quattro partite, quinta nelle ultime sette. Stavolta la ricetta di D'Antoni si arena nel finale, punita in rimonta dai Rockets che (alla quinta vittoria in sei partite) dimostrano tutta la profondità della propria qualità nel giorno in cui Harden - al centro delle attenzioni gialloviola - chiude con 3/19 al tiro, ma da miglior rimbalzista, assistman e tiratore di liberi (9/11) di Houston, che si gode il massimo stagionale di Douglas e il massimo in carriera di Smith. Sono proprio i 59 punti dalla panchina dei Rockets a marcare sulla distanza la differenza coi 20 dei Lakers, che a 10' dalla fine erano avanti 77-90. I texani vincono nonostante il misero 37,6% al tiro perché approfittano della mollezza gialloviola in area per conquistarsi una valanga di seconde opportunità con 21 rimbalzi d'attacco. Rientrano dal -13 con un break di 10-2 firmato dai canestri in area e ai liberi di Smith e Harden, approfittando dei pasticci di Duhon per mettere la testa avanti sul 100-99 con una tripla di Douglas a 2'30'' dalla fine. Decisivi nel frangente i falli a oltranza su Dwight Howard, che mandato in lunetta cinque volte in un minuto, col suo 5/10 ai liberi permette ai Rockets di rientrare. Toccato anche il 106-102 approfittando dei rimbalzi d'attacco concessi dai Lakers, i padroni di casa sono poi ripresi da una tripla di Kobe a 13'' dal termine per il -1. Douglas fa 1/2 dalla lunetta lasciando a Bryant la tripla del potenziale successo, ma non entra. In tutto questo si inserisce il "caso" Gasol. Mitch Kupchak, il manager del club californiano, ha comunicato agli agenti del campione spagnolo che, qualora il 32enne ala grande-centro di Barcellona non si adattasse ai sistemi di gioco di coach D'Antoni, la franchigia sarebbe costretta a cederlo. Con il prossimo rientro di Steve Nash, Gasol, assente nella notte ufficialmente per una tendinite, potrebbe dunque diventare un peso per le ambizioni di Los Angeles.
Houston: Douglas 22 (5/10, 3/7, 3/4 tl), Smith 21, Delfino e Harden 15, Parsons 13, Asik 10. Rimbalzi: Harden 10. Assist: Harden 6.
LA Lakers: Bryant 39 (12/22, 2/9, 9/12 tl), Howard 16, Jamison 15. Rimbalzi: Howard 12. Assist: Duhon 7.
 

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