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mercoledì 5 dicembre 2012

ANALISI TATTICA DI SHAKTAR JUVENTUS


Analisi - Ecco cosa deve fare la Juventus per fermare lo Shakhtar

Ai bianconeri basta un punto in Ucraina per passare il turno a spese del Chelsea, ma bisognerà evitare una prestazione come quella dell'andata allo Juventus Stadium.

di Kris Voakes, Goal.com International

Willian - Shakhtar-Juventus - Champions League
Getty Images
C'è soltanto bisogno di un punto. E' la notte della Juventus, che stanotte giocherà a Donetsk contro lo Shakthar per assicurarsi il passaggio del turno agli ottavi di finale di Champions League. Basta un pareggio in Ucraina per volare nuovamente tra le prime 16 in Europa. Ma attenzione a non ripetere certe prestazioni...
PUNTA: VINCI:Palermo 50.00Pari 37.50Juventus 16.50BetClic

L'avvio stentato dei bianconeri in Champions - in particolare il pareggio 1-1 col Nordsjaelland - ritorna alla mente in vista dei 90 minuti alla Donbass Arena con la qualificazione ancora in bilico. Perchè è vero che lo Shakhtar ha già ottenuto il pass per gli ottavi di finale, ma è altrettanto vero che la squadra di Lucescu non è solita accontentarsi tra le mura amiche. Gli ucraini vorranno nuovamente mettere in mostra il loro eccellente stato di forma, che ha raggiunto il punto massimo proprio nella gara d'andata pareggiata 1-1 allo Juventus Stadium.

JUVENTUS - SHAKHTAR: 02/10/12
MULTI-FORME: La combinazione vincente Vidal-Marchisio non ha funzionato con gli ucraini
Quella sera di ottobre la Juve sperava di bissare la convincente prestazione a Stamford Bridge col Chelsea, ma lo Shakhtar è riuscito a mettere in difficoltà ancor più dei londinesi i meccanismi tattici di Conte. A sbrogliare la situazione ci ha pensato un gran goal di Bonucci, ma pochi tifosi bianconeri sono usciti dallo Juventus Stadium con lo stesso entusiamo che avevano prima del calcio d'inizio.

Nel 2-2 in rimonta a Stamford Bridge la Juve aveva dato il meglio di sè. Artur Vidal ha letteralmente dominato il canale destro di centrocampo, coprendo lo spazio tra Pirlo e Lichtsteiner ed assicurando maggiore protezione a Bonucci e Barzagli. Grazie al grande lavoro del cileno, Marchisio ha goduto di maggiore libertà a sinistra, risultando un fattore con le sue incursioni offensive.  Il classico set-up della Juve di Conte, con la perfetta fusione dei tre centrocampisti: Vidal lavora, Pirlo crea e Marchisio concretizza.

Ma nei 90 minuti successivi la squadra di Mircea Lucescu ha scatenato molti dubbi nella testa della Vecchia Signora. L'astuto tecnico romeno ha esplicato alla grande i punti di forza dei suoi che, in linea generale, sono coincisi proprio con le debolezze della Juventus.

Lo stazionamento permanente di Willian tra le linee di difesa e centrocampo bianconere, ha permesso agli ucraini di gestire tranquillamente il possesso in fase offensiva. A Tomas Hubschman è stato chiesto di sollecitare le avanzate del terzino sinitro Rat, che ha limitato Lichtsteiner e costretto Barzagli a marcare Willian ogni qual volta Vidal si proiettava in zona d'attacco.

Ma se nel gioco aereo Barzagli ha pochi rivali, quando si trova ad affrontare avversari più veloci e dotati tecnicamente va leggermente in difficoltà. Willian ha infatti messo a nudo tutte le debolezze del centrale bianconero, riuscendo regolarmente ad assistere la punta Luiz Adriano e supportare le sovrapposizioni di Alex Teixeira e Mkhitaryan, i quali hanno trovato ampi spazi sulla destra contro Giorgio Chiellini grazie anche alla natura offensiva di Asamoah ed alla posizione in campo di Marchisio.

LA RISPOSTA DELLO SHAKHTAR A TORINO
PRINCIPE WILLIAN: Il brasiliano ha giocato nello spazio tra le linee, sfruttando i buchi della Juve a destra
Il pressing dello Shakhtar ha schiacciato dietro la Juventus, incapace di trovare la profondità sfruttando giocatori come Pirlo, Marchisio ed Asamoah che sono infinatamente più a loro agio con la palla che senza. In campo si è vista quindi una Juve irriconiscibile rispetto a quella ammirata nei 12 mesi precedenti in Serie A.

Il goal dello Shakhtar, in particolare, è stato emblematico. Una palla persa a centrocampo da Mirko Vucinic ha favorito la ripartenza di Fernandinho che una volta arrivato nella treuqarti bianconera ha subito ricevuto l'apporto di Willian, libero di inventare senza Vidal alle calcagna. Il giro palla degli ucraini al limite dell'area ha attratto sempre più Marchisio che ha perso completamente di vista Alex Teixeira sulla corsia destra. Dopo la prima conclusione ribattutta, Willian è così riuscito facilmente a servire l'assist vincente per il connazionale tutto solo davanti a Buffon.

Naturalmente anche per la gara di ritorno il piano degli ucraini sarà lo stesso. Ci vorrà quindi maggior attenzione per riempire i buchi lasciati sul lato sinistro e destro della trequarti ai brasiliani Willian ed Alex Teixeira. Se non altroPaulPogba potrebbe essere in una posizione migliore per svolgere il ruolo di Marchisiodato cheha trascorso gran parte della sua carriera giovanile al centro del centrocampo con un buon grado di responsabilità difensiva.

Inoltre gli esterni larghi - Lichtsteiner ed Asamoah - non devono avere paura di attaccare, anche se contemporaneamente devono stare attenti ai pericoli che si lasciano dietro.

Il messaggio di Conte - che dopo Donetsk potrà finalmente tornare in pachina - dovrà essere molto semplice: la Juventus è chiamata a sfruttare i suoi punti di forza, senza tralasciare (come successo all'andata) il lavoro difensivo dei cinque centrocampisti. In caso contrario, dopo Natale, la Vecchia Signora ripartirà dall'Europa League.

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