IL PROFESSIONISTA DEL BETTING

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martedì 13 novembre 2012

NBA , PER GLI ITALIANI NOTTE BUIA


Italiani notte buia
Gallo, Beli e il Mago k.o.

NEW YORK, 13 novembre 2012

Perdono Denver a Phoenix, Chicago in casa contro Boston e Toronto nella sfida infinita con Utah dopo tre supplementari

Serata da dimenticare per gli italiani della Nba. Perdono tutti: Denver e Gallinari contro Phoenix, Chicago e Belinelli contro Boston, e Toronto e Bargnani che cedono a Utah dopo tre supplementari.
Un'entrata dura di Marcin Gortat su Danilo Gallinari. Afp
Un'entrata dura di Marcin Gortat su Danilo Gallinari. Afp
Phoenix-Denver 110-100 
Nulla da fare per i Nuggets (4-4) di Danilo Gallinari che vanno ko a Phoenix. I Suns (4-4) giocano meglio i possessi più importanti, mettono sette giocatori a referto in doppia cifra, e così battono Denver, reduce da quattro successi consecutivi. Danilo Gallinari chiude un match con luci e ombre con 15 punti e nove rimbalzi in 35’ di gioco. Gli ospiti partono con il piede giusto e grazie alla produzione di Andre Iguodala e Kenneth Faried già a metà del primo quarto arrivano al vantaggio in doppia cifra. 10 punti consecutivi di un ottimo Goran Dragic riportano sotto i Suns che all’inizio del secondo periodo passano a condurre. Lawson e Faried rispondono e Denver torna davanti, andando al riposo in vantaggio di tre lunghezze (57-54) dopo aver tirato con un eccellente 56% dal campo nel primo tempo. Il Gallo, che fallisce sei delle sette conclusioni tentate nei primi due quarti, trova subito la retina dal perimetro all’inizio della ripresa e replica con una bella tripla un minuto più tardi. Denver arriva a +5 a metà frazione con un altro canestro pesante dell’azzurro ma i Suns cambiano marcia e si mettono a giocare la loro miglior pallacanestro. L’ottima regia di Dragic permette alla squadra di casa di trovare comodi tiri, Phoenix così prende in mano le redini del match. La produzione nella zona pitturata di JaVale McGee non basta, i Nuggets scivolano a -7 a sette minuti dalla sirena. Gli ospiti provano a riprendere i Suns e con il canestro di Gallinari tornano a -1 a quattro dalla fine. Si preannuncia un finale incandescente ma i Suns zittiscono i Nuggets piazzando il parziale di 13-4 che mette definitivamente ko la squadra del Colorado. 
Phoenix: Dragic 21 (3/7, 4/5), Brown 19, Beasley 16,Dudley 15. Rimbalzi: Gortat 11. Assist: Dragic 7. 
Denver: GALLINARI 15 (4/10, 2/6) con nove rimbalzi, tre assist e una stoppata in 35’. Iguodala 17 (3/5, 3/3), McGee 16. Rimbalzi: Faried 11. Assist: Lawson 8. (Simone Sandri)
Gazzetta TV
Chicago Bulls-Boston Celtics 95-101 
Boston (4-3), guidata da un Rondo totalmente inarrestabile, infligge ai Bulls (4-3) una preoccupante sconfitta interna, proprio alla vigilia di una trasferta di due settimane sulla costa Ovest. Nel grigiore generale, Marco Belinelli non se l’è cavata male, anche se la sua prestazione, 5 punti in 19’, non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella di sabato sera. Peccato, perchè per Marco l’occasione era propizia, vista la serataccia di Rip Hamilton e l’ottimo impatto iniziale: gran tripla al ventiquattresimo secondo, sparata con invidiabile noncuranza, e poi limpido arresto e tiro a centro area, dopo aver fatto saltare Courtney Lee sulla finta. Nel mezzo anche un paio di buone giocate per i compagni, in un momento in cui Chicago sembrava poter rimettere le mani sulla partita. Dopo pochi minuti, però, la sua brillantezza si è dispersa in mezzo alle amnesie di tutta la squadra. “Da lì in poi ho ricevuto pochi palloni, e Boston è una squadra che difende bene. Penso comunque di aver fatto una prestazione positiva, anche se devo attaccare di più il canestro” è il suo commento. La partita dei Bulls è stata per i primi tre quarti disarmante, macchiata da errori mentali e tecnici. Palle perse, rientri svagati, aiuti e recuperi al rallentatore. In mezzo a tanta approssimazione, Boston resta comodamente al comando, senza nemmeno bisogno di un grande contributo di Pierce e Garnett. Ci pensa Rajon Rondo a infilarsi nei buchi della difesa e regalare tiri piazzati a tutti, dando l’impressione di avere nelle sue mani ogni aspetto della gara. Non a caso, risulterà il migliore dei suoi in punti, rimbalzi, assist e recuperi. A metà terzo quarto i Celtics toccano il +14 (76-72), e inizio ultimo quarto sono ancora a + 12 (82-70). Poi i padroni di casa hanno finalmente un sussulto difensivo e tappano il proprio canestro per oltre 6 minuti, costruendo con i canestri di Deng e Noah un faticoso 10-0 che, a 5’ dalla fine, riapre la partita (87-84). E’ qui, però, che i Bulls perdono la grande occasione. Boston sembra non segnare più, ma Chicago butta via quattro possessi consecutivi, mostrando, come altre volte in stagione, le proprie difficoltà nell’attaccare a metacampo nei finali di partita. La rimonta non si chiude mai, mentre Rondo, con un ultimo delizioso assist, regala a Garnett la schiacciata che chiude i conti. 
Chicago: BELINELLI 5 (1/3 da 2, 1/3 da 3, 2 rimbalzi, 1 assist, 1 recupero, 1 persa in 19’), Deng 26, Noah 17. Rimbalzi: Deng e Noah 11. Assist: Robinson 7. 
Boston: Rondo 20, Bass 16. Rimbalzi: Rondo 9. Assist: Rondo 10 (con 5 recuperi). (Andrea Beltrama)
Gazzetta TV
Toronto Raptors-Utah Jazz 133-140 d.3t.s. 
I Jazz (4 vinte-4 perse) vincono la maratona di Toronto, e dopo 3 supplementari centrano il primo successo esterno dell’anno. I Raptors (1-6) incassano la quarta sconfitta consecutiva, buttando via una partita in cui non sono mai stati sotto nei 48’ regolamentari. Il bilancio per Andrea Bargnani è doppiamente negativo, visto che dopo 10 punti e 3/3 dal campo nei primi 6’27” si eclissa, producendo un misero 2/14 al tiro nei 56’ successivi. Toronto permette di tirare 14/26 da dietro l’arco a una squadra che viaggiava col 29,8% da tre in stagione, non sfrutta il 52-46 a rimbalzo (i Raptors sono la terza peggior squadra Nba sotto canestro), ne i 37 punti di DeMar DeRozan. Utah ringrazia la sua coppia di lunghi Al Jefferson e Paul Millsap: il primo spedisce la gara al primo supplementare infilando la sua seconda tripla in 9 anni di carriera; il secondo si scatena nei 3 supplementari con 18 dei suoi 34 punti. Toronto parte forte con Bargnani che infila 10 dei primi 21 punti dei suoi, ma non riesce mai a scrollarsi di dosso Utah (28-26 alla prima sirena dopo che i Jazz erano stati sotto di 9 punti), nemmeno quando Kleiza produce 17 punti nel solo secondo quarto. I Raptors restano davanti nonostante gli stenti offensivi di Bargnani, e grazie agli assist di Calderon e all’intensità di Amir Johnson toccano il 97-86 a 7’01” dalla fine. I Jazz però trovano la forza per rialzarsi, e acciuffano con Jefferson la parità sul 104 (la prima dal 4-4) spedendo il match al supplementare. Il centro di Utah firma anche il canestro che regala il secondo overtime, poi John Lucas (2/25 in stagione prima di questa gara) a 7” dalla sirena regala ai Raptors il 125 pari e altri 5’ di gioco. Toronto con Calderon tocca il 130-129 a 3’19” dalla fine, ma Utah risponde con un perentorio 7-0 e chiude i conti. 
Toronto: BARGNANI 19 punti (4/13 da due, 1/4 da tre, 8/9 tiri liberi), 8 rimbalzi, 1 assist, 2 stoppate, 1 recupero, 2 palle perse e 2 falli in 48’44”. DeRozan 37 (15/27, 1/6, 4/7 tl), Calderon 20, Kleiza 20. Rimbalzi: Johnson 14. Assist: Calderon 17. 
Utah: Millsap 34 (8/12, 3/4, 9/10 tl), Jefferson 24, Foye 20. Rimbalzi: Jefferson 17. Assist: Mo Williams 14. (Davide Chinellato, Twitter @dchinellato)

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