Il Milan faraonico torna grande
Catania protesta: 1-1 in fuorigioco
Milano, 30 novembre 2012
Vince 3-1, terzo successo consecutivo, rimontando il gol di Legrottaglie con El Shaarawy e Boateng. Anche se infuiscono l'espulsione di Barrientos e il pari irregolare dell'azzurro
- El Shaarawy festeggia con Robinho la sua doppietta al Catania. Ap
C'è di tutto nel 3-1 in rimonta del Milan a Catania. La
rabbia dei siciliani, penalizzati dall'ennesimo errore di un
guardalinee, che non vede il netto fuorigioco di El Shaarawy sull'1-1.
L'ingenuità dei siciliani, con Barrientos che si fa buttare fuori come
un sedicenne isterico. Ma soprattutto la ritrovata forza del Milan, che
si appoggia a certezze Faraoniche e nuove (toh, il Boa) per raddrizzare
una partita che si era messa male dopo 45' proprio brutti. Per la prima
volta ci sono due vittorie consecutive, tre considerando la Champions. E
così funziona la serie avviata dalle visite berlusconiane a Milanello,
che a poco a poco sta restituendo ad Allegri una classifica consona.
Soprattutto colpisce la capacità ora di indirizzare la gara, senza
subire gli eventi. Difficile analizzare la partita in casa Catania:
tutto bene fino all'espulsione e al gol irregolare. Concedere nulla al
Milan senza diversi ghiocatori importanti è comunque una buona base.
SCELTE FORZATE —
A Maran mancano due insostituibili, Gomez e Spolli, e un altro tassello
prezioso come Izco. Recupera Bergessio, debutta dal 1' Salifu, mediano
difensivo del 1992. Chiaro il piano partita: 4-1-4-1, due linee compatte
per difendere e ripartire. Allegri va con Boateng centravanti, Robinho
ed El Shaarawy ai lati. Il centrocampo è quello che ha ben fatto con la
Juve, in difesa Acerbi fa rimpiangere lo squalificato Yepes.
SOLITA DISATTENZIONE —
Parte bene il Milan. Palla che gira rapidamente, effetto flipper che
muove la difesa del Catania, Boateng che spesso arretra per dare campo
ai tagli del Faraone e di Robinho. Proprio Boateng stuzzica Andujar col
sinistro. mA Il problema per i rossoneri è quello di prendere gol alla
prima palla inattiva contro. Corner concesso da un positivo De Sciglio
per chiudere su Castro, la parabola di Lodi è degna del Palladio,
Legrottaglie arriva di slancio da dietro e impatta la palla che ha
appena scavalcato Acerbi. Nulla da fare per Amelia. E soliti
interrogativi sulla marcatura a zona in queste situazioni. Si mette nel
migliore dei modi per il Catania, diretto in difesa da un Legrottaglie
che quando è ben protetto è ancora tra i migliori interpreti del ruolo.
El Shaarawy è servito male, Boateng va a sprazzi, Robinho non ne azzecca
una. Il risultato, con de Jong sempre scolastico e l'unico sfogo dato
dalle avanzate di De Sciglio a destra, è il nulla creato dal Milan.
Anzi, è il Catania ad avere una situazione pericolosa, nata da una
dormita di Acerbi e Constant. Non ci siamo.
PITU, MA CHE FAI? —
Il Milan, che colpevolmente riparte copn gli stessi undici, trova un
grande aiuto da Barrientos. Il Pitu, talento purissimo e intelligenza
calcistica da affinare, rifila un calcio a Nocerino che gli vale il
secondo, sacrosanto, giallo. Una follìa per un professionista a certi
livelli. Un sospetto per i tifosi dopo il tweet di sfogo dopo
Catania-Chievo, con la volontà di andar via per una panchina non
accettata. Maran è costretto a ridisegnare la squadra: 4-4-1-1.
BANDIERINE MALEDETTE —
Il tempo di capire cosa farà Allegri per rivitalizzare un brutto Milan,
che arriva l'ennesimo errore arbitrale di una stagione fin qui poco
fortunata. Sul cross di Boateng il tocco di Robinho, forse non del tutto
voluto, libera El Shaarawy davanti ad Andujar. Il Faraone segna, ma la
posizione di fuorigioco è evidente. Non è il primo torto ai danni del
Catania, penalizzato al Massimino con la Juve (annullato gol regolare a
Bergessio e concesso quello ai bianconeri con Bendtner in fuorigioco) e
in altre situazioni, come con l'Inter a S. Siro.
CHI SI RIVEDE! —
Il Milan, galvanizzato dal gol, ritrova anche un giocatore che sembrava
perso. Il 2-1 infatti è una perla di Boateng, che inventa il gran destro
dal limite. Primo raggio di sole nella grigissima stagione del Boa, fin
qui lontano anni luce dal valore aggiunto della scorsa stagione.
Peccato che poi lo stesso Prince rovini tutto nel finale con un'entrata
scomposta che gli vale il rosso. Sanzione forse severa, ma perché
entrare così al 90' e a partita chiusa?
NULLA DA FARE —
Il Catania in 8' ha subito un'espulsione (giusta) e due gol, di cui uno
irregolare. Abbastanza per ammazzare squadre anche più forti. La squadra
di Maran deve dare campo. Il MIlan fa possesso palla e manca più volte
il gol della sicurezza, le più clamorose col Faraone, uno solitamente
bravissimo a fare i gol facili e Robinho, che invece non è nuovo a certi
errori da calcetto del lunedì. Almeno due i gol divorati da Binho. Poco
male, perché ci pensa El Sharawy nel recupero a chiuderla col destro a
giro sul secondo palo. La striscia del Milan continua. E per il Faraone
siamo già alla dozzina (di reti in A). Più che sporca, di classe
purissima però.
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