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giovedì 1 novembre 2012

ANALISI DEI RISULTATI DI SERIE A DEL 31 OTTOBRE

Napoli e Roma k.o., pari per la Lazio

Gli uomini di Mazzarri perdono il secondo posto
Seconda sconfitta consecutiva per Zeman

GIORNATA 10
Napoli e Roma k.o., pari per la Lazio
Gli uomini di Mazzarri perdono il secondo posto
Seconda sconfitta consecutiva per Zeman

Juventus-Inter di sabato sera non potrebbe arrivare in un momento migliore per il campionato. La vittoria dei nerazzurri a San Siro (3-2 sulla Sampdoria) permette all'Inter di presentarsi come seconda in classifica, vista la sconfitta del Napoli a Bergamo contro l'Atalanta (gol di Carmona). All'Olimpico di Torino l'Inter si presenterà con 4 punti di distacco (28 contro 24) , che sono stati 2 fino al 92', quando lo juventino Pogba ha segnato il gol del soffertissimo 2-1 della capolista contro il Bologna.
LE ALTRE - Scendendo in classifica, la Lazio pareggia in casa col Torino, ma fa molto più rumore la nuova sconfitta della Roma: in vantaggio a Parma, si è fatta raggiungere e superare, chiudendo sul 3-2 per gli emiliani, che superano in graduatoria la squadra di Zeman. L'Udinese si salva all'ultimo in casa contro il Catania, il Cagliari batte nettamente il Siena e il Chievo sconfigge il Pescara: finale col brivido al Bentegodi, per il vento che fa volare in campo i cartelloni pubblicitari. Per fortuna nessuno si è fatto male.
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ATALANTA-NAPOLI 1-0 - Senza Cavani per la seconda partita di fila, il Napoli spreca e all'Atalanta basta un gol di Carmona alla prima chance: Cazzola trova un Denis disposto alla combinazione al volo per il bel destro nell'angolino basso. È il 19', i partenopei accusano il colpo limitandosi a collezionare calci dalla bandierina senza trovare varchi invitanti. Al 35' i padroni di casa sfiorano il raddoppio: da distanza ravvicinatissima Brivio, smarcato dal cross radente di Denis e dal velo di Bonaventura, allarga troppo il diagonale diretto al secondo palo. La ripresa si apre con un mancino alto di Inler al 4', e tre minuti più tardi Insigne deve mangiarsi le mani per un'incredibile occasione fallita davanti a Consigli. L'Atalanta aspetta le sfuriate cercando le ripartenze, anche se non punge. Il pallino del gioco pende sul versante campano, ma sono ancora i lombardi ad andare vicini al 2-0 al 24' con il diagonale a mezza altezza di Denis - di nuovo pescato da Moralez - che termina sull'esterno della rete. L'ultimo assalto in mischia di Maggio si spegne sul fondo insieme alle speranze azzurre di raddrizzare una serata decisamente storta.
LAZIO-TORINO 1-1- La Lazio incassa il primo pareggio del campionato, ma il sapore somiglia a quello della sconfitta, visti i risultati delle squadre che la precedono in classifica. Juve e Inter vincono, mentre il ko del Napoli a Bergamo è sfruttato in minima parte dai biancocelesti, quarti. Merito di un buon Torino, ma soprattutto demerito di una squadra che sembra aver perso la brillantezza delle prime giornate. Granata in vantaggio con un colpo di testa del difensore polacco Glik, al 10' del primo tempo, pareggio solo al 12' della ripresa con Mauri, alla prima rete in campionato.
ROMA IN CRISI NERA - Terza vittoria consecutiva del Parma, ormai vera rivelazione di questo campionato, e seconda sconfitta di fila per la Roma, ormai in crisi nera. Gli emiliani rimontano e poi la spuntano per 3-2 su un campo diventato via via quasi impraticabile per la pioggia battente. Lamela all'8' sblocca lo score: Zaccardo rinvia male un cross basso di Totti, l'argentino è ben appostato e infila di sinistro il secondo palo. È il neo entrato Belfodil a siglare il pareggio al 34': agevolato da un liscio di Dodo, vince il duello con Castan e poi batte inasorabilmente Stekelenburg. Al 37' il Parma completa la rimonta sfruttando ancora le amnesie difensive della Roma. Rosi imbecca Belfodil, assist al centro per Parolo, che ha il tempo di inzupparsi in una pozzanghera prima di mettere dentro il 2-1. Il Tardini si trasforma in una piscina e, al 20', i locali allugano. Biabiany scatta in contropiede, Goicoechea è super su Belfodil ma il tap-in di Zaccardo è vincente. Al 26' Acquah stende da dietro in area Castan, Damato indica il dischetto e Totti trasforma al secondo tentativo. Ma il risultato non cambia più.
UN CAGLIARI RITROVATO - Il Cagliari vola sotto la guida del duo Pulga-Lopez. Dopo meno di mezz'ora i rossoblù, apparsi in gran forma e scesi in campo galvanizzati dalle tre vittorie consecutive del dopo-Ficcadenti, erano già sul 3-0, grazie a un doppietta dello scatenato Nené e a un gran gol di Marco Sau, attaccante finalmente profeta in patria dopo i 41 gol segnati nelle ultime due stagioni con Foggia e Juve Stabia. È finita 4-2 per il Cagliari una partita già chiusa nel primo tempo e poi, dopo una ripresa giocata a ritmi blandi, improvvisamente riaccesasi con un finale incandescente. Il Siena prima è rimasto in 10 per l'espulsione di Neto, poi ha rischiato di affondare sul 5-1, ma Pinilla, da poco in campo, al 90' ha fallito un rigore (così come era successo, nel primo tempo e nella stessa porta a Calaiò) e poi ha segnato il secondo gol che ha dimezzato lo svantaggio nel recupero con Calaiò.
UDINESE-CATANIA 2-2 - L'Udinese fa e disfa. In vantaggio, si fa prendere e superare dal Catania. Ma nell'ultimo minuto di recupero riacciuffa in extremis il pareggio. I bianconeri ancora una volta si affidano a Totò Di Natale e si tengono stretto un punto che, per come è arrivato, è più che buono. A sbloccare il risultato è invece l'Udinese, su rigore. Spolli ferma Badu lanciato in velocità in area. L'episodio è dubbio, ma per Rocchi è rigore, segnato da Di Natale. Il pareggio ospite lo firma il neoentrato Castro bravo a sfruttare un erroraccio bianconero. Prima della fine della partita c'è tempo per altre due reti. Un sinistro su punizione di Lodi sul primo palo della porta difesa da Brkic regala al Catania l'illusione della vittoria, spenta all'ultimo minuto di recupero da un tiro al volo del solito Di Natale.
CHIEVO-PESCARA 2-0 - Il Pescara che esce sconfitto dal Chievo paga pesantemente gli episodi a sfavore. Gli abruzzesi pagano a caro prezzo un attacco asfittico, mai veramente in grado di impensierire la difesa del Chievo, la più battuta del campionato che contro gli abruzzesi si prende però un turno di riposo. Sorrentino sporca la maglia solo sui tentativi piazzati di Quintero e su un destro episodico di Celik. Per il resto il portiere gialloblù deve cercare solo di difendersi dalla pioggia battente e dal vento pungente. Poi ci sono gli epidosi, appunto, che girano tutti a sfavore del Pescara. Il Chievo riparte veloce trovando la retroguardia ospite impreparata e Romagnoli stende Thereau. Fiscale forse il rosso che il signor Ostinelli sventola sotto il naso del centrale ospite, tant'è, si era solo al 32' della prima frazione, la gara cambia completamente volto. Il gol del vantaggio arriva poi alla mezz'ora della seconda frazione. Contatto Modesto-Samassa. Sembra fortuito, ma l'arbitro di porta avverte Ostinelli che è rigore e dal dischetto Luciano spezza le speranze del Pescara che un solo minuto dopo il giovane rumeno Stoian manda letteralmente in frantumi, con un tap in sotto porta dopo un'azione di Thereau e un tentativo di pallonetto respinto da Perin.

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