IL PROFESSIONISTA DEL BETTING

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sabato 24 novembre 2012

RISULTATI SERIE BWIN


Sassuolo primo in solitario 
Verona, sospesa per nebbia

Milano, 24 novembre 2012

16ª giornata di Serie B: la squadra di Di Francesco fa fuori la Reggina per 3-1 e si lascia alle spalle il Livorno. Al 37' della ripresa stop nella gara tra veneti, sotto di un gol sull'1-2, e Cittadella

Nella 16ª giornata di B, si accende la lotta al vertice. Dopo la vittoria del Livorno a Novara nell'anticipo di ieri, il Sassuolo travolge 3-1 la Reggina e torna capolista in solitario. Partita sospesa tra Verona e Cittadella, con i veneti sotto sull'1-2. Il Livorno, perciò, resta al momento al secondo posto. Completa il turno Bari-Modena, posticipo di domani alle 12.30.
Boakye, grande protagonista della gara del Sassuolo con la Reggina, in contrasto con Adejo.
Boakye, grande protagonista della gara del Sassuolo con la Reggina, in contrasto con Adejo.
ASCOLI-VICENZA 0-0 — Finisce 0-0 fra Ascoli e Vicenza. Un pareggio che soddisfa i vicentini, non certamente i bianconeri in superiorità numerica fin dal 21’ del primo tempo per l’espulsione di Martinelli. Ascoli bruttino, ma sfortunato nel finale quando ha colpito due pali. Nell’Ascoli Silva schiera Conocchioli a destra e Giallombardo a sinistra. Ancora out Soncin. Vicenza alle prese con le squalifiche di Plasmati e Giacomelli e l’infortunio di Gentili. Ritmo blando nel primo quarto d’ora ravvivato da uno scambio in velocità Fossati-Feczesin-Fossati sul cui cross sotto porta Zaza è in ritardo (13’). Risponde il Vicenza al 17’ con un destro dalla distanza di Padalino parato da Guarna. Episodio importante al 21’. Zaza punta Martinelli che al limite dell’area lo butta giù. Consulto radio fra arbitro e guardalinee che giudicano l’intervento come fallo da ultimo uomo e chiara occasione da gol: rosso per il giocatore del Vicenza che resta in dieci. Protestano i vicentini. Breda al 40’ cambia inserendo Pisano per Giandonato. Zaza ammonito, sarà squalificato. Palla gol al 47’ per il Vicenza. Cross da destra di Semioli, Padalino colpisce di tasta chiamando Guarna alla parata in angolo. Si va al riposo sullo 0-0. Ripresa che si apre con Scalise che nell’Ascoli prende il posto di Conocchioli. Al 13’ Dramè, appena subentrato a Ricci, crossa da fondo campo, portiere superato, palla che passa a pochi centimetri dalla porta ed esce dalla parte opposta senza che nessun bianconero riesca a intervenire. Nel finale Ascoli sfortunato. Al 43’ Fossati tira dal limite, palla leggermente deviata, palo esterno e calcio d’angolo. Dalla bandierina batte Loviso testa di Peccarisi palo interno e Pinsoglio si ritrova il pallone sulle mani. Finisce 0-0 col pubblico di casa che fischia deluso. (Giuseppe Ercoli)
CITTADELLA-VERONA 2-1 — La nebbia ha la meglio su Cittadella-Verona. Scesa all’improvviso sul Tombolato dopo il vantaggio della squadra di Foscarini, ha dapprima costretto l’arbitro Palazzino a fermare l’incontro al 37’ della ripresa, quindi dopo dieci minuti di sospensione senza miglioramenti della visibilità, il direttore di gara ha mandato tutti negli spogliatoi. I restanti 8 minuti saranno recuperati a data da destinarsi. Una novità per parte rispetto alle formazioni annunciate alla vigilia: nel Cittadella Cancio è preferito a De Vito, nel Verona in campo Grossi per Rivas. Inizio favorevole ai padroni di casa, con Maah molto attivo nei primi minuti: al 6’ la conclusione è rimpallata in area da un difensore, quindi è Cacciatore a deviare in angolo il pericoloso cross dell’attaccante francese. Pericoloso il Verona al 12’ con Grossi che serve Laner al limite dell’area, destro fuori di poco, è il preludio al vantaggio della squadra di Mandorlini, che arriva al 29’: cross di Gomez, testa di Laner che supera Cordaz. Il Cittadella fatica ad entrare in area, il Verona è ben disposto in campo e non lascia spazi alla squadra padovana, che si fa vedere in azione di rimessa al 41’, Maah appoggia in area per Di Roberto, sinistro violento respinto con i pugni da Rafael. Il Cittadella pareggia al 2’ della ripresa, cross di Di Roberto, Maah in area prova il colpo di tacco rimpallato, tenta quindi Giannetti che svirgola il pallone ma ne esce un assist per Schiavon che da due passi infila Rafael. Galvanizzato dal gol, Schiavon ci prova anche dalla distanza, il diagonale sfiora in palo alla sinistra di Rafael. Le squadre adesso sono allungate sul rettangolo di gioco, e ne trae giovamento il Cittadella che passa in vantaggio in contropiede al 29’: Biraghi appoggia per Maah in area, diagonale di sinistro nell’angolino. L’attaccante francese torna al gol dopo quasi un anno di astinenza. (Simone Prai)
Gara sospesa per nebbia tra Cittadella e Verona. LaPresse
Gara sospesa per nebbia tra Cittadella e Verona. LaPresse
CROTONE-PADOVA 0-1 — Terzo successo esterno del Padova che adesso bracca da vicino le tre fuggitive grazie ad un gol di Farias nel primo tempo. Drago e Pea schierano praticamente le stesse formazioni del turno precedente con una sola differenza, l’ingresso di Mazzotta al posto di Migliore infortunato. L’inizio è favorevole al Crotone con Caetano che al 7’ e al 9’ impegna Anania che para con qualche apprensione. Il Padova non sta a guardare e si fa pericoloso specie sulla destra dove Legati spesso scappa. Al 19’ Cutolo salta Vinetot e dal fondo mette in mezzo per Galli che di sinistro timbra il palo. Galli esce al 24’ per infortunio e Pea inserisce Raimondi e tre minuti dopo il Padova passa con Farias che dai 20 metri coglie impreparato Caglioni e lo infila nel palo alla sua destra. Il Crotone gioca ma non punge e dopo due minuti di recupero Di Bello manda tutti al riposo. Si torna dal riposo col Padova che arretra notevolmente il baricentro consentendo a Raimondi di operare in contropiede ma Pea perde Zè Eduardo al 20’ per doppio giallo un minuto dopo aver inserito Granoche per Cutolo. Il Padova si arrocca ma il Crotone non trova spazio nella impenetrabile difesa veneta. Alla fine Drago inserirà anche Ciano e Pettinari ma i padovani riescono a tenere il vantaggio e proprio nel finale prima Pettinari, poi Torromino e infine Ciano non trovano lo spazio per pareggiare la gara. (Luigi Saporito)
GROSSETO-BRESCIA 2-2 — Un primo tempo pirotecnico, con quattro gol in ventuno minuti, decide le sorti di Grosseto-Brescia. Il 2-2 dello Zecchini fa scontenti tutti: i locali, che hanno fatto vedere qualcosa in più degli avversari, rimangono ultimi, pur rosicchiando un punto al Novara, mentre gli ospiti si allontanano dal vertice. Il Brescia va due volte in vantaggio, ma la squadra messa in campo dalla nuova coppia Magrini-Consonni riesce, con determinazione e cuore, a rimetterla in piedi. Nella ripresa, poi, le squadre hanno un'occasione a testa per vincere la gara: il tentativo di Scaglia viene respinto al 4' da un super intervento di Lanni, mentre al 43' la punizione di Quadrini va a sbattere la traversa. La gara, aperta con lo striscione "Brescia abbraccia la Maremma", in segno di solidarietà per le popolazioni alluvionate di Albinia, si è animata dopo appena 30' con un calcio di rigore concesso da Tommasi per un contatto tra Olivi e Corvia. Un episodio che non ha fatto che aumentare la rabbia dei toscani, che si sono riversati subito nella metà campo delle rondinelle ed hanno raccolto i frutti al 13' con il nono gol stagionale di Nando Sforzini, che gira di testa un cross di Ronaldo. Passano cinque minuti e i ragazzi di Calori trovano il 2-1: Bouy prende in controtempo la difesa e pesca Scaglia sull'estrema sinistra: gran sinistro e Lanni, colpevole di non essere uscito, battuto. Al 21' arriva però quello che sarà il gol del pareggio definitivo. Ronaldo dalla destra pennella un assist per Olivi, lasciato colpevolmente solo nell'area piccola, che si testa supera Arcari. Nella ripresa cala il ritmo e le emozioni e il Grosseto piange per quella punizione, che avrebbe potuto cambiare il volto di questa disgraziata stagione. (Maurizio Caldarelli)
JUVE STABIA-EMPOLI 1-2 — Una Juve Stabia sotto tono, troppo distratta dal pensiero della prossima trasferta di Coppa Italia Tim in casa della Fiorentina, si arrende ad un Empoli in salute che capovolge nel finale il risultato grazie al duo Tavano-Saponara. Dopo un inizio a ritmi non troppo esaltanti è un'invenzione di Caserta all'11' a sbloccare il risultato per i gialloblù locali, al secondo pari casalingo dopo quello con il Vicenza. Il capitano stabiese porta in vantaggio i suoi con un gran tiro al volo di destro dal limite dell'area che non lascia scampo a Bassi. Veemente la reazione dell'Empoli che si getta immediatamente nella metà campo ospite alla ricerca di un pari che, complice il pressapochismo della difesa locale, sfiorerà in ben due occasioni nell'arco di due minuti. Al 16' è Tavano ad alzare sulla traversa un assist di Maccarone. E, un giro di lancette più tardi, è Murolo a salvare nei pressi della linea su un tocco di un ispirato Saponara. L'Empoli continua a spingere collezionando una serie di pericolosi angoli consecutivi andando di nuovo ad un passo dal pari con Maccarone (34'), il cui colpo di testa è deviato da Nocchi, e Tavano (35'), che sparacchia su Nocchi da ottima posizione. Non cambia il copione nel secondo tempo con i toscani a spingere incessantemente e la Juve Stabia a rinculare all'indietro tanto da sostituire un centrocampista, Genevier, con un difensore, Gorzegno, e passare dal 4-3-3 ad un più coperto 4-4-2. Al 18' Tavano conferma di non essere in giornata di grazia sprecando una ghiottissima opportunità su assist del solito Saponara. Ma il bomber empolese si riscatta non fallendo il bersaglio al 35' quando, dopo un tiro di Saponara non trattenuto da Nocchi, è lesto a spingere in fondo al sacco la palla dell'1-1 anticipando un disattento Maury. E per l'Empoli c'è anche il tempo di mettere le mani sull'intera posta in palio con Saponara, abile a beffare in uscita Nocchi su assist di Maccarone all'ultimo minuto dei tempio regolamentari. (Gianpaolo Esposito)
La linguaccia di Ciccio Tavano per il momentaneo 1-1 dell'Empoli. LaPresse
La linguaccia di Ciccio Tavano per il momentaneo 1-1 dell'Empoli. LaPresse
  
SASSUOLO-REGGINA 3-1 — Risponde al Livorno, il Sassuolo, e consolida il suo primato in coda alla dodicesima vittoria stagionale imponendo alla Reggina la legge del Braglia, dove la capolista ha ottenuto 22 dei suoi 38 punti. Finisce 3-1, ma la Reggina resta in partita solo un tempo, dando strada sul 3 a 1 ad un Sassuolo che non chiude in goleada solo perché Pavoletti, Troiano, Berardi, Troianiello e Boakye sbagliano mira, e buon per il Sassuolo che il ghanese e l’attaccante napoletano, con la collaborazione di Missiroli, avevano già messo in ghiaccio la partita. Sono loro tre, infatti, a mettere le ali ad un Sassuolo che fatica più del dovuto ad entrare in partita, ma quando se ne impadronisce azzera le velleità della Reggina, che era riuscita a ricucire, con Ceravolo, il vantaggio neroverde arrivato con Boakye al 18’. Lo scatto decisivo dei padroni di casa arriva alla mezzora con il terzo gol stagionale di Troianiello e la Reggina finisce sul colpo di testa di Lucioni che al 34’ timbra la traversa. In avvio di ripresa, infatti, è Boakye a triplicare, chiudendo di fatto una gara che da lì in avanti vede maramaldeggiare un Sassuolo che tuttavia sbaglia a ripetizione, sotto gli occhi increduli di Di Francesco, confinato in un box della tribuna centrale.(Stefano Fogliani)
TERNANA-LANCIANO 2-2 — La Ternana manca ancora l'appuntamento con la vittoria. Contro il Lanciano è passata a condurre per due volte e in altrettante circostanze ha trovato il modo di regalare il gol del pareggio agli avversari. Ha rotto l'equilibrio Litteri al 39' del primo tempo infilando in rete di testa un bel cross dalla destra di Dianda. Sembrava fatta ma due minuti dopo Brosco e Carcuro hanno confezionato l'errore che al limite dell'area ha concesso il pallone al Lanciano. Tocco filtrante e Di Cecco bravo ad infilare in rete. Nella ripresa ancora Ternana a fare la partita con decisione e Lanciano a difendersi con un certo ordine. Ternana pericolosa con Carcuro e Botta ma al 19' Ambrosi s'è dovuto superare per ribattere un colpo di testa di Amenta. Al 25' però la squadra di casa torna in vantaggio. Litteri supera in velocità Aquilanti che entrato in area interviene malamente buttandolo a terra. Rigore che Vitale trasforma con un sinistro angolato. Sembra fatta per la Ternana ma al 43' Dumitru perde banalmente un pallone sulla trequarti. Mammarella crossa al limite dell'area, Ambrosi esce a vuoto e dal limite Falcone infila l'angolo con un destro al volo. (Massimo Laureti)
VARESE-PRO VERCELLI 2-0 — Il Varese si rimette in moto dopo lo stop di Livorno, batte l’emergenza (mancavano cinque uomini chiave) e liquida la Pro Vercelli, che subisce la quarta sconfitta consecutiva. La gara stava particolarmente a cuore ai padroni di casa, che ci tenevano a omaggiare la memoria di Peo Maroso: il presidente onorario dei biancorossi morto a settembre a cui è stata appena intitolata la curva nord del Franco Ossola, dove il patron Antonio Rosati, con un passato da dirigente della Pro Vercelli, ha scelto di seguire la partita. Prima del fischio d’inizio, la squadra sfila insieme ai bambini della scuola calcio con lo striscione "Ciao nonno Peo" e poi, quando l’arbitro Roca dà il via alla partita, tutto il pubblico di casa si alza in piedi inneggiando a Maroso. Non c’è neppure il tempo per risedersi perché, dopo una cinquantina di secondi, il Varese si procura subito un rigore. Valentini si tuffa in uscita sui piedi di Martinetti, contrastato alle spalle anche da Cosenza: l’attaccante cade e l’arbitro indica il dischetto dopo aver espulso il difensore della Pro Vercelli, fra le proteste dei compagni. Ebagua sciupa il penalty, sganciando un sinistro impreciso che diventa facile preda di Valentini, mentre Tripoli non sa ribadire in rete calciando fuori. È solo il terzo minuto e il Varese accusa il contraccolpo dell’errore. I lombardi, pur in superiorità numerica, faticano davanti all’attenta retroguardia piemontese che cade solo al 43’ quando Nadarevic scaglia in porta un prezioso sinistro al volo da 25 metri, imprendibile per Valentini, fuori posizione. La ripresa si apre con le accese proteste della Pro Vercelli che al 7’ reclama il rigore per un contato fra Fiamozzi e Iemmello, avvenuto però al limite. I padroni di casa chiudono i conti al 20’: il solito Nadarevic lancia da sinistra Ebagua che segna il settimo gol personale spingendo la palla in rete di petto. La Pro Vercelli non riesce neppure a ridurre le distanze e spreca il punto della bandiera al 43’ quando Immello non sfrutta un cross da destra di Di Piazza che buca l’imbambolata difesa di casa. (Filippo Brusa)
CESENA-SPEZIA — Ore 18

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