IL PROFESSIONISTA DEL BETTING

IL PROFESSIONISTA DEL BETTING
IL PROFESSIONISTA DEL BETTING

lunedì 12 novembre 2012

I LAKERS CHIAMANO D'ANTONI


I Lakers si affidano a Mike D'Antoni
"E il più adatto per questa squadra"

LOS ANGELES (Usa), 12 novembre 2012

Mentre i fan invocavano Phil Jackson, la dirigenza gialloviola ha scelto l'ex coach di Knicks e Suns facendogli firmare un quadriennale da 12 milioni. Operato a inizio novembre a un ginocchio, arriverà appena avrà il permesso di volare

Mike D'Antoni, 61 anni, 388 vittorie da coach Nba. Ap
Mike D'Antoni, 61 anni, 388 vittorie da coach Nba. Ap
"We want Phil", "vogliamo Phil", cantava a gran voce lo Staples Center durante la vittoria dei Lakers su Sacramento. We want Mike, vogliamo Mike, pensava nel frattempo la dirigenza. Il nuovo coach dei gialloviola è infatti Mike D'Antoni e non Phil Jackson, il Maestro Zen che tutta Laker-land voleva e che invece rimarrà a godersi la sua pensione dorata. D'Antoni ha firmato un quadriennale (il 2015-16 è però a discrezione della squadra) da 12 milioni di dollari garantiti e si metterà al timone della corazzata che nei pronostici della vigilia doveva sfidare Miami non appena il suo ginocchio operato a novembre gli consentirà di prendere un aereo. I Lakers lo presenteranno ufficialmente martedì o mercoledì, ma "il proprietario Jerry Buss, il vicepresidente Jim Buss e il general manager MItch Kupchak erano concordi nel ritenere D'Antoni il miglior coach per la squadra in questo momento" si legge nel comunicato con cui i Lakers ufficializzano l'accordo. "Amo Phil Jackson, ma sono molto contento dell'arrivo di Mike" ha detto Kobe Bryant commentando la scelta della sua dirigenza, trapelata attorno a mezzanotte ora di Los Angeles, le 9 del mattino in Italia.
PERCHÉ D'ANTONI — Più gli indizi sembravano puntare verso Jackson e più la proprietà dei Lakers si convinceva che il Maestro Zen non era l'uomo giusto. In fondo solo Kobe, Pau Gasol e Metta World Peace, tra i 15 del roster attuale, hanno giocato per lui e conoscono il "triangolo", il sistema di gioco alla base dei 5 titoli di Jackson con i Lakers. Meglio allora virare su D'Antoni, con cui Jim Buss aveva avuto un lungo colloquio telefonico sabato, che pareva però solo una mossa per cautelarsi nel caso in cui Jackson avesse preferito rimanere in pensione. Il sistema di gioco di D'Antoni fatto di velocità e attacchi in "7 secondi o meno" è nella testa della dirigenza quello che i giocatori possono imparare più velocemente e che può portare i Lakers a lottare per il titolo. E con un play come Steve Nash, l'uomo che ha orchestrato la miglior squadra Nba di D'Antoni, i Phoenix Suns, il processo di apprendimento sembra più facile. Anche perché Bryant si è sempre detto favorevole all'ex coach di Treviso, con cui ha condiviso l'esperienza di Team Usa. In carriera D'Antoni si è seduto 727 volte su una panchina Nba, vincendo 388 partite. Coach dell'anno nel 2005, non allena dal marzo 2012, quando New York lo ha licenziato dopo 121 successi in 288 partite (era 18-24 nel 2011-12). D'Antoni è stato operato a inizio mese a un ginocchio e non ha ancora ricevuto l'ok dei medici per imbarcarsi su un aereo. Il suo sogno sarebbe sedersi in panchina già venerdì contro Phoenix (quando dovrebbe rientrare anche Nash), ma è più probabile che non cominci prima della prossima settimana. In attesa del suo arrivo, i Lakers continueranno ad affidarsi a Bernie Bickerstaff, il coach ad interim che ha preso in mano la squadra nelle ultime due partite centrando altrettante vittorie.
JACKSON SPIAZZATO — La scelta dei Lakers ha spiazzato tutti, compreso lo stesso Phil Jackson. Il Maestro Zen aveva chiesto pieni poteri, la costruzione di uno staff tecnico personalizzato e di saltare qualche trasferta lunga. Ma era pronto a rimettersi per la terza volta al timone dei gialloviola, lusingato dalle dimostrazioni d'affetto dei tifosi e da quelle delle star, Kobe in testa, che ne chiedevano a gran voce il ritorno. Ma i Lakers hanno deciso di prendere un'altra strada e, dopo aver posto brutalmente fine all'era Mike Brown, sono pronti ad aprire l'era di D'Antoni. Reduce dal fallimento con i Knicks, il 61enne aspettava un'occasione come questa per riscattarsi. E non vede l'ora di mettersi su un aereo per iniziare la nuova avventura.

Nessun commento:

Posta un commento