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domenica 16 dicembre 2012

RISULTATI E TABELLINI DELLA PREMIER LEAGUE


Riscatto City, ma Balo è un caso
United facile col Sunderland: 3-1

Milano, 15 dicembre 2012

Premier League, 17ª giornata: la squadra di Mancini dimentica il derby coi gol di Aguero, Javi Garcia e Toure. Balotelli nemmeno in panchina: "Giocherà se lavora in allenamento": la capolista non molla, crolla il Liverpool in casa, prima vittoria Qpr

Vince il Manchester City, risponde lo United: col Chelsea fermo perché impegnato in Giappone, la Premier vede la "fuga" delle due di Manchester. Crolla il Liverpool, prima vittoria per il Qpr.
CITY OK SENZA BALO — Lasciarsi alle spalle un derby perso in maniera bruciante come quello di domenica scorsa non è facile, ma il Manchester City sceglie il modo migliore per provare a farlo. Nella 17ª giornata di Premier League, i campioni d'Inghilterra in carica passano 3-1 sul campo del Newcastle, terreno su cui la scorsa primavera mossero un passo fondamentale per la conquista del titolo. Le Gazze bianconere, rispetto alla passata Premier, sono in netta difficoltà, anche per via degli infortuni occorsi a giocatori fondamentali come Ben Arfa e Cabaye. Senza fantasia a centrocampo, la squadra di Pardew può spaventare quella di Mancini solo con lanci lunghi e palloni alti, ma soffre terribilmente le combinazioni veloci dei "piccoletti" Silva, Nasri, Aguero e Tevez. Così, dopo una buona parata di Hart su Cissé, il City scatta e non viene più ripreso: è il 10' quando Toure imbecca Nasri con un lancio in profondità e il francese porge ad Aguero il pallone che zittisce il St. James' Park. Il raddoppio potrebbe arrivare due volte con Tevez e poi con una doppia chance Nasri-Aguero (palo e salvataggio quasi sulla linea), prima di materializzarsi al 39': Javi Garcia sfodera il pezzo forte del suo repertorio e insacca di testa su corner, mentre Santon "dorme" sul palo. All'intervallo, l'impressione è che il match sia già deciso. Invece il Newcastle, nonostante veda avvicinarsi sempre più la zona retrocessione, ha un sussulto: al 6' della ripresa trova l'1-2 di Demba Ba, rapido di testa a segnare il suo 11° gol in questa Premier, sfruttando un lancio un po' alla cieca di Coloccini. I bianconeri ci credono e spingono, ma al 33' commettono un'altra ingenuità difensiva e lasciano Zabaleta libero di entrare in area, consentendo all'argentino il comodo appoggio per la zampata del solito Toure: 3-1 e tutti a casa. Unica nota stonata per il City, il mancato utilizzo di Balotelli: Mancini, insoddisfatto per il rendimento di Mario in campo e in allenamento, non lo porta nemmeno in panchina e gli preferisce i giovani Rekik e Razak. A fine gara il tecnico chiarisce ancora una volta la questione: "Mario deve lavorare in allenamento. Se lo fa bene si meriterà il posto, altrimenti resterà in tribuna o in panchina come tutti gli altri giocatori. Quando mostrerà la sua qualità tornerà in campo. L'anno scorso abbiamo vinto il campionato perché tutti e quattro gli attaccanti segnavano gol". (s.can.)
Sergio Aguero, 6 gol in questa Premier. Ansa
Sergio Aguero, 6 gol in questa Premier. Ansa
Rooney festeggia Van Persie dopo il gol. Epa
Rooney festeggia Van Persie dopo il gol. Epa
RISPOSTA UNITED — Risponde alla vittoria del City, lo United, che mantiene i sei punti di vantaggio sui cugini-rivali di Manchester. Partita controllata per più di un’ora dalla squadra di Ferguson, quella contro il Sunderland. Sir Alex sceglie il 4-2-3-1 con Jones terzino destro, Carrick e Cleverley in mezzo al campo, Valencia, Rooney e Ashley Young dietro a un ottimo Van Persie. L’olandese sblocca il risultato, subito, mettendola partita in discesa: è il 16esimo quando l’ex Arsenal, dopo un errore dell’ex O’Shea, controlla di petto e infila Mignolet col prediletto piede sinistro. Dopo tre minuti altra mazzata per la squadra del Nord: stavolta è Cleverley a muovere la rete avversaria dopo una bella combinazione. Il primo tempo dello United è probabilmente il migliore della stagione: i Red Devils sono sicuri in campo, le giocate riescono e la concentrazione non viene mai meno. I ritmi si abbassano un po’ all’inizio del secondo tempo, ma allo scoccare dell’ora di gioco, deliziosa discesa di Van Persie a sinistra e assist per Rooney che infila il terzo gol. Qui lo United stacca la spina, subisce la rete dell’ex, Fraizer Campbell (ottimo l’assist di Sessegnon), lascia campo agli avversari che rischiano di riaprire la gara in un paio di occasioni (bravo e attento De Gea). Solo qualche spavento, mentre il pubblico di Old Trafford celebra il ritorno in campo di Ryan Giggs (poco prima c’era stata l’ovazione per Vidic, che ha sostituito Ferdinand). E alla fine festeggia i tre punti. (Carlo Pizzigoni)
Christian Benteke, qui contro Skrtel. Afp
Christian Benteke, qui contro Skrtel. Afp
DISASTRO LIVERPOOL — Disastro Liverpool, sconfitto in casa per 3-1 dall’Aston Villa. Quando a pochi minuti dal termine Gerrard firma il gol della bandiera, Anfield è già deserto: bruttissimo ma paradigmatico segnale per i Reds, Rodgers ripropone il 4-3-3 con Lucas Leiva davanti alla difesa e Shelvey e Sterling a supporto di Suarez. Inizia anche abbastanza convinto la gara e sembra che la striscia che sta portando avanti da un po’ (solo una sconfitta nelle ultime undici gare, zona Champions in vista), possa continuare. e Invece la partita cambia quando a diventare protagonista è Christian Benteke. L’attaccante trova la giornata che lo metterà definitivamente sulle mappe di tutti gli scout dei grandi club. La sua potenza era già nota, la capacità di giocare con e per la squadra si intravede sempre più: due i suoi gol oggi (l’altro è di un altro ottimo prospetto, l’austriaco Weimann). A star is born? Dopo 17 turni giunge finalmente la prima vittoria del QPR. Merito dell’estro di Taarabt: il marocchino segna i due gol necessari per battere il Fulham, in rete nel finale con Petric. Può sorridere finalmente Harry Redknapp, il suo lavoro sembra avere i primi frutti, dopo i tre pareggi. Pareggio dell’Everton in casa dello Stoke (1-1) e buona vittoria casalinga del Norwich di Hughton sul Wigan (2-1). (Carlo Pizzigoni)

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