IL PROFESSIONISTA DEL BETTING

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sabato 24 novembre 2012

RISULTATI NBA DEL 24 NOVEMBRE


Boston piega Oklahoma City
Lakers k.o., Kobe furibondo

NEW YORK (Stati Uniti), 24 novembre 2012

I Celtics resistono al ritorno dei Thunder e i gialloviola cadono a Memphis, con Bryant che a 10" dalla fine con la palla ancora in gioco si avvia infuriato negli spogliatoi. Houston, dell'ex Lin, dilaga su New York. Ok Brooklyn e San Antonio

Paul Pierce in palleggio contro Thabo Sefolosha. UsPresswire
Paul Pierce in palleggio contro Thabo Sefolosha. UsPresswire
Successo di Boston nel match di cartello della notte Nba contro Oklahoma City. Con un Bryant troppo solo, seconda sconfitta di fila per i Lakers, caduti sul campo dei Grizzlies che hanno oggi il miglior record Nba. Brooklyn imbavaglia Paul e Griffin per battere i Clippers, mentre San Antonio ribalta nel finale il match a Indianapolis e New York concede 131 punti a Houston nella prima partita da ex di Jeremy Lin.
Charlotte Bobcats-Atlanta Hawks 91-101 (tabellino)
Sotto di 14 a 3' dalla fine, con un 8-0 Charlotte rientra fino al -6 a 1'25'' dal termine, che poteva essere anche migliore senza un paio di errori di Taylor, ma infine si deve arrendere alla quarta vittoria consecutiva degli Hawks dominanti vicino al ferro. Atlanta fa 50 punti in area, dove distribuisce 15 stoppate e si gode la notte magica di Horford (13/19 al tiro con 13 rimbalzi di cui 5 in attacco, e 3 stoppate), nascondendo le 21 perse dietro il 4/6 da tre di Korver e una difesa che tiene i padroni di casa a 23/61 da due. I Bobcats, reduci dal momento magico di cinque vinte in sei partite, sono rimasti in gara con i recuperi di Mullens, i viaggi in lunetta di Sessions (unico sempre in doppia cifra fin qui insieme a Walker) e il massimo in carriera di Taylor, ma con un solo uomo sopra il 50% (Haywood) non poteva andare lontano. 
Charlotte: Sessions 22 (3/11, 2/4, 8/11 tl), Walker e Taylor 16, Mullens 12, Kidd-Gilchrist 11. Rimbalzi: Mullens 8. Assist: Walker 9. 
Atlanta: Horford 26 (13/17, 0/1 tl), Korver 16, Teague 13, Smith 10. Rimbalzi: Horford 13. Assist: Teague 12.
Orlando Magic-Cleveland Cavaliers 108-104 (tabellino)
Scavato il solco con la tripla del 98-94 di Afflalo a due minuti dalla fine, Orlando vede Cleveland rientrare a -1 ma congela il successo con l'8/8 ai liberi negli ultimi 21'' di Redick. Alla seconda gara senza Irving, i Cavs anche con Pargo faticano a contenere Nelson i canestri da oltre l'arco (4 sia per lui che per Afflalo) accendono i Magic, al massimo stagionale di 11 triple segnate come ai bei tempi delle grandinate da tre punti. Orlando la vince così, oltre che con i rimbalzi offensivi e i 10 punti di Davis nell'ultimo quarto e tagliando le perse dalle 16 del primo tempo alle prime due della ripresa. Se Cleveland se la gioca fino in fondo nonostante il 37/87 al tiro col 30,8% da tre è grazie al numero di extrapossessi garantito da Varejao, che conquista in attacco 11 dei propri 17 rimbalzi.
Orlando: Nelson 22 (5/10, 4/8), Afflalo 19, Redick 18, Davis 16, Vucevic 10. Rimbalzi: Davis e Vucevic 8. Assist: Nelson e Redick 6. 
Cleveland: Waiters 25 (5/11, 4/11, 3/3 tl), Varejao 19, Pargo 15, Zller 13, Fgee 12, Casspi 11. Rimbalzi: Varejao 17. Assist: Waiters 5.
Gazzetta TV
Boston Celtics-Oklahoma City Thunder 108-100 (tabellino)
Nel big match di giornata i Celtics si rialzano dopo due sconfitte (e tre nelle ultime quattro gare) non ritrovando la difesa dell'anno passato, bensì a suon di canestri: Pierce segna nella ripresa 22 dei propri 27 punti per fermare i Thunder reduci da otto vinte nelle ultime nove partite ma troppo poveri nelle seconde linee (solo 13 punti dalla panchina, 2/12 e 0/6 da tre per la coppia Maynor-Martin). Dominati 58-37 i quarti centrali, nel finale Boston rischia di vedere riaperta la partita perché negli ultimi 5' segna solo due canestri dal campo: dal 101-89 sbaglia 7 attacchi di fila, imbarca un 9-0 firmato Durant-Westbrook e mette KD in condizione di tirare a 1'14'' dalla fine la tripla per il pari. Durant sbaglia e i Celtics possono chiudere i giochi con la tripla della sicurezza di Terry e i viaggi in lunetta di Garnett. Green vince la sfida tra ex contro Perkins 17-5. 
Boston: Pierce 27 (4/10, 4/6, 7/7 tl), Garnett 18, Green 17, Terry 16. Rimbalzi: Garnett 9. Assist: Rondo 16. 
Oklahoma City: Durant 29 (6/13, 3/7, 8/8 tl), Westbrook 26, Ibaka 17, Sefolosha 10. Rimbalzi: Ibaka 13. Assist: Westbrook 8.
Brooklyn Nets–Los Angeles Clippers 86-76 (tabellino)
Dopo aver perso le ultime due gare, Brooklyn riprende il discorso che aveva interrotto a quota cinque vittorie di fila battendo grazie alla propria difesa i Clippers, a loro volta al secondo k.o. di fila dopo il momento d'oro. I newyorchesi mettono il bavaglio a Paul e Griffin, entrambi a secco in un quarto periodo da soli 13 punti per i californiani (e 29 totali in una ripresa da soli 10 canestri segnati), ma anche a tutti gli altri: nessuno tra gli ospiti (alla fine 40,3% al tiro e 1/11 da tre, togliendo Paul e Green) segna più di cinque canestri. Se i Clippers restano in partita è grazie ai 17 rimbalzi d'attacco di cui 8 di Jordan e alle polveri bagnate dei registi di casa (3/14 Williams e Watson). Ma negli ultimi quattro minuti i californiani segnano solo due tiri liberi a 48'' dal termine: in mezzo Brooklyn ricama il 12-0 per scappare 86-74 e riprendere la marcia. 
Brooklyn: Lopez 26 (13/24, 0/1 tl), Johnson 19, Williams 11. Rimbalzi: Evans 12. Assist: Williams 8. 
LA Clippers: Paul 14 (3/7, 2/4, 2/3 tl), Griffin 14 (5/10, 4/8 tl), Crawford 13, Jordan 12. Rimbalzi: Jordan 13. Assist: Paul 9.
Gazzetta TV
Indiana Pacers–San Antonio Spurs 97-104 (tabellino)
Avanti 70-53 a metà terzo quarto e poi ancora 95-91 a 5'30'' dalla fine dopo il rientro Spurs, Indiana butta via il successo sbagliando tutti gli ultimi 14 tiri dal campo della propria partita. San Antonio non si fa pregare per chiudere con un break di 17-2 la serata e portare a casa la sesta vittoria in sette trasferte costruita intorno ai 74 punti dei propri Big 3: un Parker ancora quasi perfetto, un Duncan di grande sostanza e un Ginobili rivitalizzante nelle secche della ripresa. Conquistando viaggi in lunetta e tenendo Indiana a 31/76 da due, i texani compensano così una serata in cui sbagliano 15 triple su 17 e soffrono un po' troppo sotto i propri tabelloni (19 rimbalzi d'attacco concessi, 7 a Hibbert). Ma è la difesa da metà quarto periodo in poi che dà il lieto fine. 
Indiana: West 22 (7/13, 8/11 tl), George 15, Hill 11, Hibbert 10. Rimbalzi: Hansbrough 12. Assist: Augustin 8. 
San Antonio: Parker 33 (15/22, 0/1, 3/4 tl), Duncan 22, Ginobili 19. Rimbalzi: Duncan 17. Assist: Parker 10.
Gazzetta TV
Kobe Bryant marcato da Rudy Gay, di Memphis. UsPresswire
Kobe Bryant marcato da Rudy Gay, di Memphis. UsPresswire
Memphis Grizzlies–Los Angeles Lakers 106-98 (tabellino)
Sull'ultimo possesso a 10" dalla fine con la palla ancora in gioco, Kobe Bryant si avvia infuriato verso gli spogliatoi. E' l'immagine della seconda sconfitta di fila dei Lakers di D'Antoni, alla terza gara in quattro giorni ma soprattutto al quarto k.o. su quattro trasferte. Contro però una signora squadra, perché Memphis riparte dopo aver interrotto lunedì con Denver una serie di otto vinte di fila e con 9-2 ha oggi il miglior record Nba. In un area dominata (40-24 i punti segnati), Marc Gasol insieme a Randolph divora Howard e il fratello Pau, che in due si prendono 15 tiri, ne segnano 4, portano a casa solo 8 rimbalzi, tanti quanti le 8 perse. Così come due sere prima, Kobe tenta di nuovo il one-man-show, con risultati simili. Rientrati da -12 a -6 a inizio quarto periodo con quattro triple in due minuti, da metà quarto periodo in poi per i Lakers segna solo Bryant: 14 punti di fila e solo tre tiri (sbagliati) presi da tutti gli altri. Dal -11 però i gialloviola non rientreranno mai sotto i due possessi pieni di distanza alla fine di una serata in cui hanno sempre inseguito, dal 34-18 di un pessimo primo quarto al nuovo -16 nel terzo quarto. Una rincorsa eccessiva anche per chiedere i miracoli a Kobe, soprattutto da solo.
Memphis: Gay 21 (4/13, 3/4, 4/4 tl), Conley 19, Randolph 17, Gasol 14, Allen 12. Rimbalzi: Randolph 12. Assist: M.Gasol 8. 
LA Lakers: Bryant 30 (4/15, 3/8, 13/14 tl), Jamison 16, World Peace 16. Rimbalzi: Jamison 7. Assist: Bryant 4.
Gazzetta TV
Houston Rockets–New York Knicks 131-103 (tabellino)
La prima di Jeremy Lin da ex contro New York finisce con 13 punti, 7 rimbalzi e 3 assist. Ma non c'è bisogno di averlo ai livelli del febbraio scorso perché i Rockets stendano questi Knicks che da un paio di gare si sono dimenticati la difesa che li aveva fatti partire alla grande, vanificando i 37 punti di Anthony. Houston costruisce il massimo stagionale di 131 punti sul massimo in carriera di punti di Parsons, che coi 26 punti del primo tempo ha già superato il suo top precedente, e di tiri liberi di Harden (16/16). Piazzato un 12-0 nel secondo quarto per andare al riposo sul +15, i texani non sono mai scesi sotto la doppia cifra di margine e, quando New York (ancora senza Stoudemire) ha perso la testa con un flagrant foul e un tecnico, sono volati con un nuovo 13-0 fino al 96-73 quando alla fine mancavano ancora 17', utili a dilatare il margine fino a 28 punti. Con quattro giocatori sopra le tre triple, Houston ha annullato il 17/39 da oltre l'arco dei Knicks, dominando anche l'area con Asik.
Houston: Harden 33 (4/10, 3/5, 16/16 tl), Parson 31, Asik 18, Lin 13, Douglas 11, Patterson 10. Rimbalzi: Asik 14. Assist: Harden 9. 
New York: Anthony 37 (7/12, 7/12, 2/2 tl), Felton 17, Smith 12. Rimbalzi: Chandler 7. Assist: Felton 8.
Gazzetta TV
Utah Jazz–Sacramento Kings 104-102 (tabellino)
Un canestro dai 7 metri di Hayward in uscita dai blocchi dà il successo a Utah, che a metà quarto periodo era ancora a -12 in casa contro Sacramento. Appena interrotta coi Lakers la serie di cinque k.o. di fila, i Kings fanno la partita fino all'85-97, poi con 7 errori al tiro e 2 perse negli ultimi 6'30'' fanno rientrare i Jazz (5-0 in casa) con un 17-2 costruito sull'11/12 ai tiri liberi. Sulla parità a 15'' dalla fine, Sacramento (0-5 in trasferta) aveva palla in mano ma l'ha persa con Brooks, e in fondo ha avuto il tiro dell'overtime, mandato sul ferro da James Johnson. Trovata la propria dimensione uscendo dalla panchina, da cui anche stavolta arriva la spinta in più per i padroni di casa, Hayward è l'eroe di serata con 10 punti nell'ultimo quarto in risposta ai 13 di Thornton. I Kings avevano fatto la partita intorno alle triple sue, di Fredette e di Brooks, ma hanno permesso a Utah di rimediare al 43,4% al tiro (con 3/15 da tre) conquistando viaggi in lunetta (29/33 ai liberi) e soprattutto una valanga di rimbalzi d'attacco: 9 solo di Cousins e 12 in coppia con Jefferson sui 17 totali. 
Utah: Hayward 23 (7/14, 0/2, 9/9 tl), Ma.Williams 20, Jefferson 17, Favors 16. Rimbalzi: Favors 14. Assist: Tinsley 11. 
Sacramento: Evans 19 (6/14, 1/3, 4/4 tl), Thornton 18, Brooks 17, Cousins 14, Thompson 11, Fredette 10. Rimbalzi: Cousins 7. Assist: Evans 5.
Jeremy Lin contro New York, sua ex squadra. UsPresswire
Jeremy Lin contro New York, sua ex squadra. UsPresswire
Phoenix Suns–New Orleans Hornets 111-108 dts (tabellino)
Avanti 74-55 a metà terzo quarto, New Orleans si fa rimontare dal 39-9 Suns, acceso da 12 dei 20 punti della serata di Dragic. Anche a +11 a metà quarto periodo, Phoenix però a sua volta si addormenta sul 103-95 a 1'37'' dalla fine: le triple di Anderson (massimo in carriera i 34 punti, 25 dopo il riposo, con 8/13 da tre) e Vazquez (massimo in carriera i 25 punti e 14 rimbalzi) più l'ex Lopez firmano l'8-0 che manda la gara all'overtime, dopo l'errore di Dudley sull'ultimo tiro. Qui è Phoenix a condurre le danze, chiudendo i giochi con una tripla di Morris, anche lui al massimo di punti in carriera. 
Phoenix: Morris 23 (7/10, 2/2), Dragic 20, Tucker 15, O'Neal 13, Scola e Brown 10. Rimbalzi: O'Neal 11. Assist: Dragic 8. 
New Orleans: Anderson 34 (5/10, 8/13), Vasquez 25, Aminu 16. Rimbalzi: Anderson 11. Assist: Vasquez 14.
Gazzetta TV
Portland Trail Blazers–Minnesota Timberwolves 103-95 (tabellino)
La seconda partita di Love al rientro dopo l'infortunio di inizio stagione non basta a Minnesota per interrompere una serie di quattro k.o. di fila sul campo della rivelazione Portland. La quarta vittoria in cinque partite dei Blazers arriva grazie al ritorno di Hickson e soprattutto alle 9 triple della coppia di esterni composta da Lillard (massimo in carriera) e Matthews (massimo stagionale). I padroni di casa scavano il solco con un 10-0 in quattro minuti a cavallo degli ultimi due quarti in cui i Wolves (ancora privi di Rubio, Budinger e l'ex Roy) restano a completo digiuno, entrando negli ultimi 9 minuti avanti 88-78. Frenata dal 3/18 da tre (e 0/10 del quartetto Love, Howard, Shved, Barea) e dal 41% al tiro totale, Minnesota era rimasta in gara grazie ai 17 rimbalzi d'attacco e alla valanga di viaggi in lunetta cui Portland aveva deciso di costringerla pur di non far prendere ritmo a Love e Pekovic (22/28 in coppia dalla lunetta ma nessuno dei due oltre il 40% al tiro). Rientrati a -6 a due minuti dalla fine, i Wolves sono stati rispediti al mittente da 4 punti in fila di Lillard, candidato rookie dell'anno. Portland: Matthews 30 (7/11, 5/6, 1/2 tl), Lillard 28, Hickson 14, Aldridge 13. Rimbalzi: Hickson 13. Assist: Lillard 8. 
Minnesota: Love 24 (6/13, 0/2, 12/16 tl), Pekovic 18, Ridnour 14, Kirilenko e Howard 10. Rimbalzi: Love 13. Assist: Kirilenko 5.

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